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Info sull'Opera
Autore:
Guido Cavalcanti
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Quando di morte mi conven trar vita

di Guido Cavalcanti

Quando di morte mi conven trar vita
e di pesanza gioia,
come di tanta noia
lo spirito d'amor d'amar m'invita?
Come m'invita lo meo cor d'amare,
lasso, ch'è pien di doglia
e di sospir' sì d'ogni parte priso,
che quasi sol merzé non pò chiamare,
e di vertù lo spoglia
l'afanno che m'ha già quasi conquiso?
Canto piacere, beninanza e riso
me'n son dogli' e sospiri:
guardi ciascuno e miri
che Morte m'è nel viso già salita!
Amor, che nasce di simil piacere,
dentro lo cor si posa
formando di disio nova persona;
ma fa la sua virtù in vizio cadere,
sì ch'amar già non osa
qual sente come servir guiderdona.
Dunque d'amar perché meco ragiona?
Credo sol perchè vede
ch'io domando mercede
a Morte, ch'a ciascun dolor m'adita.
I' mi posso blasmar di gran pesanza
più che nessun giammai:
ché Morte d'entro 'l cor me tragge un core
che va parlando di crudele amanza,
che ne' mie' forti guai
m'affanna là ond'i' prendo ogni valore.
Quel punto maladetto, sia ch'Amore
nacque di tal manera
che la mia vita fera
li fue, di tal piacere, a lui gradita.
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