Opere pubblicate: 19994
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Dio disse ad Adamo: Potrai mangiare i frutti di qualunque pianta del paradiso, ma quelli dell'albero della conoscenza del bene e del male non li devi mangiare (Gen. 2, 16).
Adamo quindi aveva a sua disposizione ogni frutto del paradiso terrestre e, finché non rifiutò di obbedire a Dio, ne mangiò senza cadere nella schiavitù del peccato. Ripete l'esperienza di Adamo colui che rivendica la propria volontà come sua proprietà assoluta e riferisce orgogliosamente a se stesso ciò che Dio dice e compie per mezzo di lui.
Ma nel momento in cui cede alla tentazione del demonio e si ribella alla volontà di Dio, il frutto di cui aveva goduto diventa per lui esperienza del male.
Per cui inevitabilmente subisce il castigo.
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