Opere pubblicate: 19994
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Della penitenza e della comunione del corpo e
del sangue del signore nostro gesu' cristo
I frati miei benedetti, sia chierici che laici, confessino i loro peccati ai sacerdoti della nostra Religione. E se non potranno, si confessino ad altri sacerdoti prudenti e cattolici, fermamente convinti e consapevoli che da qualsiasi sacerdote cattolico riceveranno la penitenza e l'assoluzione, saranno senza dubbio assolti da quei peccati, se procureranno di osservare umilmente e fedelmente la penitenza loro imposta.
Se invece in quel momento non potranno avere un sacerdote, si confessino a un loro fratello come dice l'apostolo Giacomo: «Confessate l’uno all’altro i vostri peccati». Tuttavia per questo, non tralascino di ricorrere ai sacerdoti poiché solo ai sacerdoti è concessa la potestà di legare e di sciogliere.
E così contriti e confessati ricevano il corpo e il sangue del Signor nostro Gesù Cristo, con grande umiltà e venerazione, ricordando le parole del Signore. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna», e ancora: «Fate questo in memoria di me».
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