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Opere pubblicate: 20007
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Info sull'Opera
Finch . . . finchè nel cielo volai,
finch . . . finch'ebbi il nido sul moro; c'era un lume, lassù, in ma' mai, un gran lume di fuoco e d'oro, che andava sul cielo canoro, spariva in un tacito oblio . . . Il sole! . . . Ogni alba nella macchia, ogni mattina per il brolo, «Ci sarà ?» chiedea la cornacchia; «Non c'è più!» gemea l'assïuolo; e cantava già l'usignolo: Addio addio dio dio dio dio . . . Ma la lodola su dal grano saliva a vedere ove fosse. Lo vedeva lontan lontano con le belle nuvole rosse. E, scesa al solco donde mosse, trillava: «C'è, c'è, lode a Dio!» « Finch . . . finchè non vedo, non credo » però dicevo a quando a quando. Il merlo fischiava «Io lo vedo»; l'usignolo zittìa spiando. Poi cantava gracile e blando: « Anch'io anch'io chio chio chio chio » Ma il dì ch'io persi cieli e nidi, ahimè che fu vero, e s'è spento! Sentii gli occhi pungermi, e vidi che s'annerava lento lento. Ed ora perciò mi risento: a O sol sol sol sol . . . sole mio ?»
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