Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19769

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Aletti Editore
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 5

Come pagina bianca di Pasquale Esposito, 2° edizione

di Aletti Editore

Diario di un ragazzo interrotto. Un po’ Nome della rosa, un po’ Ulysses, Come pagina bianca racconta una storia di alienazione: chiuso nelle quattro mura di un ospedale psichiatrico, un paziente scrive ad un’amata immaginaria delle lunghissime lettere nelle quali racconta il suo passato, il suo presente, se stesso.
Intrappolato nella sua prigione bianca, il protagonista si aggrappa alla memoria, cercando di ricreare l’ordine cui è stato strappato, nel disperato tentativo di conservare qualcosa di sé.
Come pagina bianca è un libro intenso, colto, visionario. Supportato da una scrittura densa, corposa, quasi materica, attinge a una quantità di fonti pressoché infinita: se la musica e la pittura sono una parte consistente, il leitmotiv di questo epistolario, la parte del leone spetta indubitabilmente alla letteratura.
La struttura del metaracconto di Boccaccio, l’angoscia così smaccatamente Kafkiana, il concetto dell’outsider di stampo beat, sono solo la punta dell’iceberg dei riferimenti e delle criptocitazioni che l’autore dissemina tra le sue pagine.
Il testo è attraversato da due linee sotterranee, quella alchemica nascosta e disvelata, e quella biblica, imposta e interiorizzata, che rappresentano i due poli del percorso ortodossia-eterodossia, la dicotomia tra normale e patologico, padre e figlio, trasformazione e fissità.
Per una bizzarra legge del contrappasso tutto ciò che la Bibbia impone, l’alchimia sottrae, o viceversa: così la memoria dei brani dell’Apocalisse viene cancellata dai farmaci della terapia, l’elettricità con la quale il novello Frankenstein tenta di dare la vita, lo condurrà all’annichilimento dell’elettroshock.
“A me. La storia di una delle mie pazzie”, scriveva Rimbaud. È l’Alchimia del verbo, l’Impossibile, la poesia.
A cosa serve, infatti, la poesia?
Essa rimane come mediazione tra la perfezione alla quale aspiriamo e la limitazione del nostro essere uomini. Una dimensione della transizione dall’umano al divino, dal soggetto che scrive all’oggetto dell’ispirazione.
Come l’alchimia è quella scienza che è sempre ad un passo dal trovare la risposta alle sue domande, così la poesia è sempre a un passo dal riuscire ad esprimere le sensazioni ma, per fortuna, non potrà mai raggiungere il suo scopo perché, come spiegava Schopenhauer, non siamo sicuri che scavando potremo trovare quello che stiamo cercando, ma sicuramente, alla fine della nostra ricerca ci renderemo conto che abbiamo molto: tutta la terra che abbiamo spalato.
Si potrebbe continuare per ore, cercando di decodificare l’una o l’altra metafora, tentando di dare una possibile interpretazione delle migliaia di scritture sull’acqua, ma purtroppo tutto ciò sarebbe vano, perché questo è un testo incentrato sulla privazione e il silenzio, tanto spersonalizzante da sottrarci perfino il nome e con esso l’identità, eppure così profondamente carico di parole, concetti, immagini da travolgere il lettore.
Questo è un libro denso, vibrante, sconcertante, come è tutto ciò che osa affrontare il tema della pazzia “da dentro”, perché la malattia mentale spiazza, toglie i freni delle certezze, lima i fondamenti della società civile.
La follia è mancanza di bisogno, come poi è anche la poesia, ma la pazzia imbarazza perché rappresenta la liberazione dalle convenzioni e l’abisso nel quale ci si specchia.
Ma bisogna fare attenzione, perché mentre lo guardiamo, l’abisso guarda noi.

Flavia Weisghizzi


Come pagina bianca
di Pasquale Esposito
Aletti Editore
2° Edizione

http://www.alettieditore.it/emersi/esposito/esposito.htm

Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti